Il Premio Persol 3-D della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – il primo premio internazionale nel suo genere giunto alla terza edizione – è stato attribuito quest’anno a Zapruder Filmmakersgroup (David Zamagni, Nadia Ranocchi, Monaldo Moretti), che da anni esplora le possibilità del cinema stereoscopico per la produzione di film e installazioni che recuperano le tecniche del cinema 3-D, contaminando arti visive, performative e cinematografiche.
La pionieristica riscoperta e applicazione delle tecniche stereoscopiche, unita a una ricerca coerente e radicale, rendono l’uso del 3D in Zapruder scelta linguistica necessaria mai accessoria, fino a incidere sulla dimensione temporale dell’immagine. L’approccio indipendente e artigianale di Zapruder, combinato con la ricerca e l’uso creativo del 3-D, danno luogo a progetti di cinema espanso in cui lo spettatore è invitato ad immergersi in perturbanti abissi tattili, visivi e sonori.
Il Premio Persol 3-D 2011 sarà consegnato al Lido durante la 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (31 agosto – 10 settembre 2011) diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
In occasione della premiazione, saranno presentati Spell. The Hypnotist Dog (2011), primo episodio del nuovo progetto stereoscopico SPELL, firmato da David Zamagni e Nadia Ranocchi, autori e registi di Zapruder, e Joule (2010), alter ego del film All Inclusive, programmato in anteprima alla Mostra lo scorso anno. A precederli, in apertura di serata verrà proiettato Evolution (Megaplex) (2010), straordinario collage video in 3-D del video-artista Marco Brambilla che viene da una spettacolare carriera nel cinema di genere.
Istituito nel 2009 alla 66. Mostra e giunto alla terza edizione, il Premio Persol 3-D ha premiato nell’edizione inaugurale The Hole 3D di Joe Dante, e nel 2010 Avatar, scritto e diretto da James Cameron, e Dragon Trainer (How To Train Your Dragon), diretto da Chris Sanders e Dean DeBlois. Il Premio Persol 3-D intende celebrare la nuova frontiera del linguaggio cinematografico, che sta attirando un sempre rinnovato interesse creativo di cineasti e produzioni, suscitando un amplissimo gradimento da parte del pubblico. Il 3-D stereoscopico di ultima generazione rappresenta una modalità di visione che sta riportando la sala cinematografica al centro dell’attenzione, e che ha fatto parlare di una svolta decisiva nella storia del cinema, una “terza rivoluzione cinematografica” (dopo il suono e il colore). Anche nel 2011 la stereoscopia ha registrato una forte accelerazione nella ricerca e nella produzione di dispositivi in 3-D. In questo momento i più importanti autori e Studios si stanno infatti confrontando con il 3-D stereoscopico, adattandolo sia all’animazione, sia al live-action, e sono sempre di più i titoli pensati e prodotti per il 3-D stereoscopico di ultima generazione.
Persol è per il settimo anno sponsor della Mostra.
Note biografiche e sinossi
Zapruder Filmakersgroup
Zapruder nasce dal sodalizio tra David Zamagni e Nadia Ranocchi; a loro si unisce nel 2001 Monaldo Moretti e risale al 2006 l’inizio della collaborazione con il musicista Francesco “Fuzz” Brasini. Dal 2005 il gruppo esplora ed applica i principi delle tecniche stereoscopiche per la produzione di film e installazioni che recuperano le tecniche del cinema 3-D, progettando e costruendo sia i dispositivi di ripresa stereoscopica sia quelli di visione realizzando ciò che il gruppo definisce “Cinema da Camera”, sorta di cinema incarnato e tattile ma anche forma di teatro incorporeo. Nel gennaio 2011 ha inaugurato zapruderie.com, galleria on line completamente anaglifa con estratti della produzione stereoscopica di Zapruder.
Oltre a una costante presenza in autorevoli festival e sedi espositive internazionali (fra cui Centre Pompidou di Parigi, Museo Reina Sofia Madrid, Triennale di Milano, Rencontres Internationales Paris/Berlin/Madrid, StadtKino Wien, Biennale de l’image en mouvement Ginevra, Milanesiana, Steirischer Herbst Graz, Kunsten Festival des Arts Brussel) contributi significativi del lavoro di Zapruder sono legati alla collaborazione con compagnie di spicco del teatro di ricerca italiano quali Motus Fanny&Alexander Romeo Castellucci/Societas Raffaello Sanzio. Tra i riconoscimenti: Werkleitz Award al 48° Oberhausen Short Film Festival 2002, Premio Iceberg 2002, Premio Riccione TTV Performing Arts on Screen 2006, nel 2010 Zapruder ha ricevuto il Premio “Lo Straniero” 2010, riconoscimento attribuito dall’omonimo mensile fondato e diretto da Goffredo Fofi, per “la natura ibrida e anti-commerciale del suo ‘cinema da camera’ che rende questa esperienza un importante esempio di resistenza e radicalità nel panorama nazionale ed internazionale”.
Zapruder ha base a Roncofreddo (FC); collaboratori assidui ai progetti del gruppo sono il sound designer Mattia Dallara, Andrea ‘Mario’ Marini, web e digital effects, ed Elena Biserna.
Dopo aver presentato alla 66. Mostra i film sperimentali e tridimensionali Cock-Crow e Daimon, Zamagni e Ranocchi sono stati presenti anche alla 67. Mostra, Fuori Concorso, con il loro primo lungometraggio in 3D, All Inclusive (Italia/Austria).
Spell. The Hypnotist Dog
(20’, HD stereoscopic/col., 2011)
Oscar, un cane dai poteri paranormali e il suo master, Werner Hirsch, si raccontano attraverso una troupe televisiva.
Il progetto SPELL nasce come componimento misto, a ricalcare la natura sfaccettata dello stesso lemma da cui muove. “Spell” infatti corrisponde ad incantesimo, formula magica, malia, ma è anche un lasso temporale, un momento, ciò che in meteorologia viene indicata come ondata, ed è il compitare una dietro l’altra le lettere che compongono una parola. Denominatore comune a tutti i progetti Spell è la dualità, il doppio, inteso come compartecipazione ad un’economia unitaria. La combinazione di elementi Spell tende a dar luogo ad accadimenti criptici e solenni dalla manifestazione incerta o quanto meno sospetta. Del progetto fanno parte due film brevi, due installazioni audiovisive ed un concerto/performance.
Joule
(22min Hd, Col/B&W, 2010)
Il Joule è l’unità di misura del lavoro, dell’energia, del calore e viene qui assunto alla stregua di preghiera, esercizio di devozione ed abbandono. Nei quadri che si succedono in Joule ciò che è una pratica quotidiana si manifesta in forma di culto, liturgia, espressione di economie e tensioni in bilico tra politico e sacro.
Joule fa parte di Chiavi in Mano un progetto bifronte, composto da due nuclei complementari ed autonomi, Joule e All Inclusive. Entrambi indagano la certa e contraddittoria relazione fra lavoro, dono e sacrificio. Il pesce è l’effige del progetto, esempio eccellente di essere vivente che può mangiare i suoi congeneri a condizione che siano più piccoli.
Marco Brambilla (regista, video-artista)
Nato a Milano nel 1960, vive fra Los Angeles e New York. La sua carriera spazia dall’arte al cinema alla pubblicità. Il suo lavoro è stato presentato in mostre personali alla Projectraum Kunsthalle di Berna (2000), al New Museum of Contemporary Art di New York (2003), al Contemporary Art Forum di Santa Barbara (2004) e quest’anno al Santa Monica Museum of Art, oltre a far parte delle collezioni permanenti dei più prestigiosi musei internazionali, fra cui il Guggenheim Museum di New York e la Fondazione ARCO di Madrid. Il New York Times ha scritto delle sue opere: “sono talmente avvincenti e delicate da restituire la fiducia in questo mezzo espressivo”. Brambilla crea le sue installazioni utilizzando spezzoni poi montati, rielaborati stratificandoli e ricuciti sino a creare nuove avvincenti narrazioni e stupefacenti mosaici visivi. I tableaux multi-strato creati da Brambilla con immagini interconnesse e video in loop attraverso l’utilizzo di tecnologie avveniristiche, si fondono in un paesaggio grandioso che è segno distintivo del suo lavoro. Quest’anno ha presentato il suo lavoro nella mostra collettiva Neoludica, evento collaterale alla 54. Mostra Internazionale d’Arte della Biennale. L’esordio al cinema avviene negli anni ’90, con Demolition Man (id., 1993) in cui dirige Sylvester Stallone. In seguito è ancora dietro la macchina da presa in Excess Baggage (Una ragazza sfrenata, 1997) con Alicia Silverstone, Benicio Del Toro e Christopher Walken, e nel controverso Destricted, opera collettiva presentata a Cannes nel 2006 e diretta con lui da Marina Abramovic, Matthew Barney, Larry Clark, Gaspar Noé e Richard Prince e Sam Taylor-Wood.
Evolution (Megaplex)
(3’40’’, 3D HD/col., 2010)
È un video-collage su grande schermo che utilizzando oltre 500 immagini tratte da più di 400 film-simbolo del cinema classico ed epico della grande Hollywood, illustra la storia del genere umano dalla preistoria all’età contemporanea sino al futuro prossimo attraverso immagini che ritraggono l’origine, l’evoluzione e la successiva civilizzazione del genere umano in un enorme arazzo digitale nel quale il tempo scorre orizzontalmente. La fonte primaria dell’opera sono film di genere in cui i passaggi focali della storia umana sono interpretati in chiave spettacolare. La teatralità delle immagini offre uno sguardo satirico sull’origine e il destino dell’uomo, visto attraverso il repertorio narrativo dell’epica hollywoodiana.