Intervento del Presidente della Biennale di Venezia, Davide Croff
Un anno fa, presentando la 62. Mostra Internazionale d?Arte Cinematografica, auspicavamo che Venezia potesse dare una scossa sia alla crescita del cinema più innovativo e coraggioso, sia alla crisi di pubblico nelle sale, insidiate dalle nuove forme di consumo. Ebbene, a un anno di distanza, nonostante la complessità dei problemi citati, si può dire che la Mostra del 2005 ha lanciato un forte e duraturo segnale per invertire le tendenze negative, e i titoli e le tante iniziative di Venezia 63, che presentiamo oggi, promettono di rinforzare, se possibile, questo segnale.
La competizione ad alto livello, quale si conferma essere sempre quella di Venezia, fa bene al cinema, e anche la selezione 2006 ? ne siamo certi – dimostrerà che, se il cinema attuale attraversa una crisi, questa non è certo di qualità. Tanto che oggi la creatività del panorama cinematografico d?autore non è mai sembrata così viva e variegata, nonostante il contesto in complessa evoluzione.
Abbiamo preparato questa Mostra con l?eredità di un?edizione particolare, in cui pubblico e critica hanno spinto verso il successo, con i loro applausi e i loro giudizi, un numero straordinario di pellicole, che hanno dominato la stagione dei premi – in particolare con le 23 nomination agli Oscar – prolungando la vita artistica e commerciale dei film ben oltre i giorni del Lido, e rafforzando nel mondo il prestigio della Mostra. Del resto Venezia coltiva la sua identità proprio rivelando il cinema nelle sue nuove forme di ricerca e sperimentazione, e come nessuno sa far parlare – e far sentire – le voci giovani e più diverse. Ciò che rappresenterà ? ne siamo certi ? la linea portante e vincente anche della selezione 2006 firmata da Marco Müller.
Tuttavia la Mostra non ha solo una funzione di scoperta, e di fucina per nomi e formule nuove. Essa guarda a tutti i molteplici aspetti del cinema, che sono strettamente intrecciati, e di cui non è giusto sottovalutare alcuno. La Mostra è anche luogo di consacrazione di autori affermati, momento di approfondimento e discussione, passerella e incontro con le più grandi star, e, non ultimo, occasione di mercato.
Affinché Venezia affronti adeguatamente questa splendida ma complessa sfida, è necessario proseguire nel progetto pluriennale che ci siamo dati all?inizio del nostro mandato, completando il disegno di rafforzamento della Mostra, secondo la linea coerente avviata insieme a Marco Müller nel Cinema, ma che caratterizza tutti i Settori della Biennale. Questa progettualità prevede una maggiore e più articolata attività (anche fuori dal periodo delle manifestazioni e da Venezia); la stabilizzazione e l?ampliamento delle sedi; la collaborazione ad ampio raggio con altri soggetti di prestigio in Italia e all?estero.
Per questo il miglioramento stabile delle strutture del Lido è una delle priorità del CdA della Biennale. L?ambizione di realizzare il nuovo Palazzo del Cinema è più che mai perseguita, perché la sua necessità è sotto gli occhi di tutti, per riallineare alla concorrenza internazionale una Mostra in crescita di pubblico da anni, e con un prestigio rinvigorito come trampolino di lancio per i film innovativi di tutto il mondo.
Così ringraziamo vivamente il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, che di recente ha assicurato che il Governo non farà mancare il suo sostegno alla realizzazione del nuovo Palazzo del Cinema al Lido, annunciando anche l?intenzione di partecipare a settembre a Venezia a un incontro tecnico con le istituzioni locali. Le quali, accomunate dall?interesse per la città e il territorio, avevano già promosso una gara pubblica per realizzare il Palazzo attraverso la finanza di progetto, secondo le indicazioni del concorso bandito dalla Biennale. Forse per la prima volta da molto tempo, Venezia propone un progetto importante ? quello del gruppo vincitore italo-francese 5+1 & Rudy Ricciotti – su cui non ci sono contrapposizioni, nato dalla più ampia concertazione.
Il nuovo Palazzo servirà quindi a dare spazio e pubblico alle molteplici attività che Venezia ha dimostrato di saper promuovere in Italia e nel mondo.
Come novità di questa edizione a cui teniamo particolarmente, la Mostra organizzerà nei giorni 4 e 5 settembre due incontri internazionali, intitolati European Films in the United States, e Italian Films in a Global Context. Con questa prima iniziativa, la Mostra intende inaugurare una serie di incontri di studio e ricerca sulle prospettive dell?audiovisivo, per approfondire aspetti importanti dell?attuale confronto fra le cinematografie, fra cui i nuovi intrecci, cari a Venezia, delle tendenze produttive e creative.
Secondo una linea coerente, dopo il successo della Storia Segreta del Cinema Italiano nel 2004 e della Storia Segreta del Cinema Asiatico nel 2005, sarà presentato quest?anno un nuovo giacimento culturale riscoperto e restaurato, la Storia Segreta del Cinema Russo, in collaborazione con l?Agenzia Federale per la Cultura e la Cinematografia e con Sovexportfilm di Mosca, realizzata per il terzo anno grazie alla partnership con la Fondazione Prada.
In questa continua ricerca di collaborazione e di dialogo ad alto livello, sono stati avviati i primi progetti di collaborazione fra la Mostra Internazionale d?Arte Cinematografica di Venezia e Cinema, Festa Internazionale di Roma. Tali progetti, inseriti nel quadro della sinergia da tempo avviata fra la Biennale di Venezia e la Fondazione Musica per Roma, vogliono essere celebrativi di alcuni dei più grandi nomi della storia del cinema italiano, da Bernardo Bertolucci, in occasione del ventennale de L?ultimo imperatore, a Roberto Rossellini, Mario Soldati e Luchino Visconti, in occasione dei centenari della loro nascita. In particolare la 63. Mostra,in collaborazione anche con la Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografica-SNC di Roma e con il Comune di Venezia, proietterà in centro storico, a Campo San Polo, le copie restaurate di alcuni capolavori di questi indimenticabili registi, come Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, che verrà presentato in versione restaurata il 29 agosto nella serata pre-inaugurale della Mostra.
Si tratta di un?iniziativa che consolida anche la linea intrapresa negli ultimi anni, tesa a valorizzare il legame tra la Mostra e la sua città, favorita dalla sintonia col Comune di Venezia, e che prevede inoltre quest?anno la proiezione in anteprima mondiale al Gran Teatro la Fenice, il 7 settembre, di The Magic Flute (Il flauto magico) di Kenneth Branagh.
A conferma e sostegno di questo successo, anche le aziende private confermano la loro adesione al progetto della Mostra, crescendo in numero e in quantità di risorse investite, con un incremento a valore che sfiora il 40% rispetto al 2005.
Inoltre, nel quadro del rilancio dell?Asac, il nostro Archivio Storico delle Arti Contemporanee, stiamo sviluppando, in collaborazione con l?Università di Padova, il data base per la catalogazione di tutte le attività della Biennale, e nel corso della manifestazione sarà possibile consultare i dati e le immagini della storia della Mostra del Cinema.
Desidero infine segnalare la realizzazione da parte della Biennale di una ricerca che vuole approfondire i rapporti fra produzioni cinematografiche e turismo, attraverso l?analisi della ricaduta economica sui territori in cui sono ambientati i film; lo studio, accompagnato dalla pubblicazione di un volume, può rivelarsi particolarmente utile per l?Italia, dotata di una grande tradizione cinematografica e ricchissima di mete turistiche.
Quindi non ci resta che attendere il buio in sala dal 30 agosto al 9 settembre, e la luce delle proiezioni della Mostra al Lido, che tutte insieme rappresentano sempre uno dei ?film? più belli e intensi della storia del cinema, convinti che anche questo ciak sarà all?altezza dei precedenti. Proveremo a riproporre un percorso essenziale e ordinato, in grado di valorizzare il maggior numero di film del programma, in cui il pubblico e la critica ritrovino anche quest?anno, al massimo grado, il piacere della visione, il gusto della scoperta, la gioia della passione condivisa per il cinema. Le selezioni di Marco Müller, a cui cedo la parola, si sono infatti sempre dimostrate viaggi appassionanti e sorprendenti, alla scoperta dei modi con cui il cinema d?oggi sa confrontarsi con lo spirito complesso, e con le contraddizioni, dei nostri tempi.